giovedì 26 giugno 2008

"Una volta sognai"



Una volta sognai
di essere una tartaruga gigante
con scheletro d'avorio
che trascinava bimbi e piccini e alghe
e rifiuti e fiori
e tutti si aggrappavano a me,
sulla mia scorza dura.

Ero una tartaruga che barcollava
sotto il peso dell'amore
molto lenta a capire
e svelta a benedire.

Così, figli miei,
una volta vi hanno buttato nell'acqua
e voi vi siete aggrappati al mio guscio
e io vi ho portati in salvo
perché questa testuggine marina
è la terra
che vi salva
dalla morte dell'acqua.


Ada Merini
(26 giugno 2008)

Vi invito a leggere questo articolo.

1 commento:

maria caterina ha detto...

E' il post più bello, più triste,più poetico,più vero,più commovente che abbia letto.Si accappona la pelle,ma c'è un messaggio di fraternità che consola e dà speranza. Grazie Roberta.