Sono giorni che la mia navigazione in Internet zoppica più o meno vistosamente: non era questo il momento di rimanere lontana dal mondo virtuale, anche se allo stato attuale non dovrebbe mai esserci questo momento.
Ho provato in tutti i modi, segnalato guasti all'assistenza del provider, ma credo sia arrivata l'ora di decretare la fine del mio roperino.
Se n'è stato zitto zitto sopra un mobile del sottoscala e ha lavorato ininterrottamente per due anni. Mai un segnale di stanchezza, mai una richiesta di attenzione.
Adesso che sta rassegnando le armi, mi dispiace proprio tanto dovermene separare. Lo so, sono solo oggetti, ma il roperino mi ha affiancato in questi due anni di nuove scoperte informatiche, liberandomi per la prima volta da fili che ormai detestavo e permettendomi di condividere la connessione con altre persone.
Domani vado a prenderne un altro, non più lo stesso perchè ormai è fuori produzione, ma mi fa sorridere il fatto che stasera, dopo che ho realizzato che il nuovo acquisto è la cosa più sensata da fare, il roperino abbia ripreso a funzionare e mi abbia permesso di lasciare qui queste parole. :-)
2 commenti:
Avevo già espresso il mio commento che era stato immediato e spontaneo, ma si vede che qualcosa è andato storto ed è sparito. Simpatico questo roperino (ma perchè si chiama così? il mio ha un altro nome!)che ti ha seguito in tutte le tue scorribande mediatiche con tenacia senza mollare mai e alla fine,disperato perchè eri pronta a liberarti di lui, con un guizzo pieno d'affetto si è rimesso a funzionare.Tutti ti vogliono bene e ti cercano per stare con te,perfino il tuo roperino ,anche se stremato ,non ti vuole mollare!!
Eh, Franca, sapessi quali altri vezzeggiatvi attribuisco alla "ferraglia" ;-) Per inciso il nome "roperino" deriva dal nome dell'azienda che lo ha prodotto, la Roper. E' questo un modo che da tempo ho adottato per creare una sorta di legame con gli oggetti che mi servono, quasi a dire: "Io ti tratto bene e lo stesso mi aspetto da te". Se devo dirla tutta, il roperino continua a lavorare egregiamente e rimane sempre lì, silenzioso nel sottoscala.
Sembra impossibile, ma forse come sostieni tu, mi "vuole bene" davvero :-)
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